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L'inferno non lo ha voluto Dio

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San Raffaele Arcangelo
view post Posted on 29/11/2016, 10:24




“L’inferno non lo ha voluto Dio. L’inferno è lontananza da Dio”: rivelazioni dagli esorcismi di Padre Candido Amantini
di chrisrosed'arco

L'INFERNO NON LO HA VOLUTO DIO. LO HANNO VOLUTO I DEMONI: RIVELAZIONI DAGLI ESORCISMI DI PADRE CANDIDO AMANTINI, da un'intervista a PADRE AMORTH
"Satana è un gran bugiardo ma qualche volta il Signore lo obbliga a dire la verità. Una volta Padre Candido stava liberando una persona dopo tanti esorcismi e con la sua solita vena ironica disse al diavolo: “Vai via che il Signore te l’ha creata una casa ben riscaldata, te l’ha preparata una casetta dove non soffrirai il freddo”. Ma il demonio lo interruppe e rispose: “Tu non sai niente”.
Che voleva dire?
Quando il diavolo interrompe il sacerdote con una frase così, vuol dire che Dio lo obbliga a dire una verità. E questa volta era importantissima. Io mi sento chiedere spesso dai fedeli: “Ma come è possibile che Dio abbia creato l’inferno, perché ha pensato a un luogo di sofferenza?”. Ed ecco che quella volta il diavolo rispose alle provocazioni di Padre Candido svelando una verità importante sull’inferno: “Non è stato Lui, Dio, a creare l’inferno! Siamo stati noi. Lui non ci aveva nemmeno pensato!”. Quindi nel piano della creazione di Dio non era contemplata l’esistenza dell’inferno. Lo hanno creato i diavoli! Anch’io spesso durante gli esorcismi ho chiesto al demonio: “Hai creato anche tu l’inferno?”. E la risposta è sempre la stessa: “Tutti noi abbiamo collaborato”.
http://stanzevaticane.tgcom24.it/2012/07/1...to-sullinferno/
L'INFERNO E' LA CONDIZIONE DI CHI HA MESSO L'" IO" AL POSTO DI DIO; il peccato ovvero la schiavitù, da cui derivano tutte le altre, è la superbia, ecco perchè Gesù riferendosi all'inferno parla di "fuoco eterno" ma anche di "stridore di denti" (cioè di freddo glaciale, che paralizza le funzioni vitali, ovvero l'eterna disperazione che è lo stato in cui vivono le anime che hanno rinnegato per sempre la fonte dell'Amore, Dio); molti Santi, vissuti in epoche lontane tra di loro, hanno avuto visioni molto simili dell'inferno.
DIO NON AVREBBE MAI POTUTO CONCEPIRE L'INFERNO, PERCHE' DIO E' AMORE Deus Caritas Est:« Dio è amore; chi sta nell'amore dimora in Dio e Dio dimora in lui » (1 Gv 4, 16). DALLA SORGENTE DELL'AMORE NON PUO' VENIRE CHE AMORE!
GESU': “E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna” (Mt 10,28).
GEENNA(in ebraico Gei-hinnom, “valle di Hinnom” a sud di Gerusalemme) sotto i re Manasse ed Achaz (cfr. 2 Re 16,3; 21,6; Ger 7,31; 19,5; 32,35) era il luogo dove si facevano sacrifici umani anche di bambini al dio Moloch. Con il re Ezechia divenne la discarica pubblica dove sempre ardeva il fuoco. Inoltre vi si portavano anche i corpi delle vittime della peste: così divenne simbolo dell’inferno (Lv 18,21).
Giosìa, al tempo della sua riforma, maledì ufficialmente quel luogo (cfr 2 Re 23,10 e Ger 7,32; 19,6). Proprio per questo (per la maledizione e per il fuoco eterno) la Geenna era ben adatta a rappresentare l’inferno. E per il Nuovo Testamento (Mt 18,9) lo rappresenta.
S. GIOVANNI PAOLO II: “Le immagini con cui la Sacra Scrittura ci presenta l’inferno devono essere rettamente interpretate. Esse indicano la completa frustrazione e vacuità di una vita senza Dio.
L’inferno sta ad indicare più che un luogo, la situazione in cui viene a trovarsi chi liberamente e definitivamente si allontana da Dio, sorgente di vita e di gioia.
Così riassume i dati della fede su questo tema il Catechismo della Chiesa Cattolica: «Morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da lui per una nostra libera scelta. Ed è questo stato di definitiva auto-esclusione dalla comunione con Dio e con i beati che viene designato con la parola ‘inferno’» (n. 1033).
La ‘dannazione’ non va perciò attribuita all’iniziativa di Dio, poiché nel Suo amore misericordioso Egli non può volere che la salvezza degli esseri da Lui creati. In realtà è la creatura che si chiude al Suo amore. La ‘dannazione’ consiste proprio nella definitiva lontananza da Dio liberamente scelta dall’uomo e confermata con la morte che sigilla per sempre quell’opzione. La sentenza di Dio ratifica questo stato” (Omelia 28.7.1999).
Stesse parole enunciate da PAPA FRANCESCO in molte occasioni: "voi
sapete che c’era un angelo molto orgoglioso, molto orgoglioso; che era molto intelligente. E lui aveva invidia di Dio. Voleva il posto di Dio. E Dio ha voluto
perdonarlo, ma lui diceva: “Io non ho bisogno di perdono, io sono sufficiente a me stesso!”. Questo è l’Inferno.... il diavolo è all'inferno perchè lui lo ha voluto. All’Inferno non ti mandano: ci vai tu, perché tu scegli di essere lì. L’Inferno è volere allontanarsi da Dio perché non si vuole il Suo Amore."
" Lontananza per sempre dal “Dio che dà la felicità”, dal “Dio che ci vuole tanto bene”, questo è il “fuoco”, ribadisce Papa Francesco, questa ”la strada della dannazione eterna”. (Omelia 25.11.2016)
Aprire il cuore a Gesù con umiltà, dà la salvezza
Se “apriamo i nostri cuori”, come ci chiede Gesù, e non andiamo per la nostra strada, avremo “la gioia e la salvezza”, “Cielo e terra nuovi”. Lasciarsi dunque “perdonare” da Gesù, senza orgoglio, ma con speranza, che apre i cuori all’incontro con Gesù. Questo ci aspetta: l’incontro con Gesù".
L'INFERNO NON LO HA VOLUTO DIO e lo dice la Parola di Dio: "Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi... Dio ha creato l'uomo per l'immortalità; lo fece a immagine della propria natura. Ma la morte è entrata nel mondo per invidia del diavolo e ne fanno esperienza quelli che gli appartengono" (Libro della Sapienza1, 13-15. 24).
La Bibbia qui intende "morte eterna", è questo l'inferno: l'anima, separata in eterno da Dio,-per libera scelta di tutti coloro che seguono satana e si lasciano ingannare dalle sue false promesse,-si trascina in un continuo stato di rovina e di tormento, che sono opera del maligno, che fa sempre il contrario dell'Amore di Dio.
L'INFERNO ESISTE E NON E' VUOTO! GESU' “Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima?” (Mt 16,26).
COMPRENDIAMO IL PERCHE' LA MORTE SUSCITA IN NOI TANTA REPULSIONE: PERCHE' E' ESTRANEA ALLA NOSTRA NATURA, NOI SIAMO STATI CREATI IMMORTALI, A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO, INVECE LA MORTE E L'INFERNO VENGONO DAL MALIGNO.
GESU' HA SPEZZATO LE NOSTRE CATENE, ha riconquistato la nostra immortalità , di cui satana è invidioso e vuole privarci:
GESU' PER NOI HA VINTO LA MORTE E L'INFERNO CON LA SUA PASSIONE, MORTE E RESURREZIONE E HA PREPARATO UN POSTO PER NOI NELLA CASA DEL PADRE, CHE DA SEMPRE E' ANCHE LA NOSTRA CASA , NEL SUO CUORE E NEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA, AL LORO FIANCO, PER L'ETERNITA', QUINDI NOI SIAMO SALVI E ACCOMPAGNATI IN CIELO DAGLI ANGELI BUONI,SE LO VOGLIAMO. Dipende dalle nostre scelte.
Oggi la gente si è inventata tanti palliativi per non pensare alla morte: la carriera, il successo, il potere, l'avere a tutti i costi, l'uomo si illude di essere eterno e vive come tale, sempre di corsa, calpestando il prossimo, rifiutandosi di pensare alla morte:
oggi molti credono nella "REINCARNAZIONE ", perchè le mode dell'induismo e della New Age fanno tendenza ! Ma molta gente non sa che per gli indù la reincarnazione è PUNIZIONE: la reincarnazione non significa un supplemento di vita, ma di sofferenza; non è motivo di consolazione, ma di spavento. Con essa si viene a dire all'uomo: "Bada, che sei fai il male, dovrai rinascere per espiarlo!". E' come dire a un carcerato, alla fine della sua detenzione, che la sua pena è stata prolungata e tutto deve ricominciare da capo....
La dottrina della reincarnazione è incompatibile con la fede cristiana, che al suo posto professa la RESURREZIONE da morte. "È stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, dopo di che viene il giudizio" (Eb 9,27).
San Francesco d'Assisi, nel Cantico delle creature, chiamava la morte "sorella morte", perchè non ne aveva paura e la considerava solo l'inizio della vera Vita: infatti la vera felicità attende chi è “ne le tue santissime voluntati”, cioè chi segue la volontà di Dio, perchè la morte non potrà arrecare alcun male a chi nella vita ha amato Cristo con tutto se stesso ed ha cercato di seguirLo con amore.
Il cristiano sa che LA MORTE E' STATA VINTA DA CRISTO, non è più un baratro che tutto inghiotte, ma un ponte che porta all'altra riva, quella dell'eternità. E tuttavia riflettere sulla morte fa bene anche ai credenti. Aiuta soprattutto a vivere meglio. Sei angustiato da problemi, difficoltà, contrasti? Portati avanti, guarda queste cose come ti appariranno al momento della morte e vedrai come le cose si ridimensionano.
Non si cade nella rassegnazione e nell'inattività; al contrario, si fanno più cose e si fanno meglio, perché si è più calmi e più distaccati. Contando i nostri giorni, dice un salmo, si giunge "alla SAPIENZA DEL CUORE " (Sal 89, 12).
GESU' NON VUOLE che Lo seguiamo solo "per timore dell'inferno" o per "guadagnarci il Paradiso": entrambi inferno e Paradiso sono concreti e reali, ma Gesù vuole che Lo seguiamo per Amore, non per paura o per ottenere premi: questo lo fanno i pagani ed è superstizione, non Fede cioè fiducia totale nell'Amore infinito di Dio per noi! Se non abbiamo l'Amore e la misericordia di Cristo impressi nel nostro cuore, non avremo mai la forza di vivere cristianamente, tutto ci sembrerà impossibile ed insormontabile..invece l'Amore di Cristo vince ogni timore ed ogni ostacolo!
Interessante è un aneddoto medievale, narrato da uno storico e compagno del re Luigi IX, durante una crociata:
“Un frate domenicano, inviato dal sovrano a trattare coi Saraceni, aveva trovato sulla strada una vecchietta di nome Caritea. Costei reggeva, uno per mano, due recipienti: nel primo c’erano braci infuocate, nel secondo acqua gelata. «Che cosa vuoi farne?», le aveva domandato il frate; e la vecchietta aveva risposto che col fuoco intendeva bruciare il paradiso e con l’acqua spegnere le fiamme dell’inferno in modo che nessuno facesse il bene per la speranza di un premio o si astenesse dal male per paura del castigo, ma unicamente «per amore di Dio»
«Signore, se ti adoro per timore dell’Inferno, bruciami nel fuoco in¬fernale; se ti adoro per la speranza del Paradiso, rifiutami il Paradiso. Ma se ti adoro soltanto per amor Tuo, non mi negare il Tuo eterno splen¬dore.» ( J. J. Tamayo-Acosta, L’escatologia cristiana, Borla, Roma 1996, p. 414).
GESU'«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in Me. Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. IO VADO A PREPARARVI UN POSTO; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con Me, perché siate anche voi dove sono Io. E del luogo dove Io vado, voi conoscete la Via...Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece Mi vedrete, perché Io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che Io sono nel Padre e voi in Me e Io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'Io lo amerò e mi manifesterò a lui».». (Vangelo di Giovanni 14,1-4 e seguenti).
 
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