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Scuola di preghiera11

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San Raffaele Arcangelo
view post Posted on 30/3/2015, 22:45




I tipi di preghiera conosciuti dalla Bibbia

I tipi fondamentali di preghiera sono quattro:
Intercessione:
Lode:
Ringraziamento:
Richiesta:
Come già abbiamo detto, è opportuno ripercorrere i testi biblici per vedere in quali contesti e in quali situazioni vengono pronunciate.



I Tempi della preghiera ( 2^ parte)

Accanto a queste ore di preghiera diurna, la tradizione cristiana conosce anche la preghiera notturna, ma preferiamo rimandare l’argomento e parlarne nel contesto dell’insegnamento di Gesù sulla preghiera, insegnamento nel quale la preghiera notturna ha un notevole rilievo.



Tra i tempi idonei alla preghiera cristiana non si può sorvolare il giorno che i cristiani, fin dalla prima generazione, dedicano alla celebrazione della Risurrezione del Signore: la Domenica. Per i cristiani i giorni non sono tutti uguali. Il giorno del Signore è diverso dagli altri. In esso si mettono da parte le fatiche e le preoccupazioni dei giorni feriali: ci si comporta da uomini liberi, affrancati dagli obblighi del lavoro servile. Ciò è chiaro fin dalla Legge mosaica: “Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, ma il settimo giorno è il sabato per il Signore… non fare lavoro alcuno” (Dt 5,13-14). Si tratta di un giorno destinato a Dio, un giorno in cui l’uomo è sollevato dai pesi della sua fatica quotidiana: “Ricordati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là” (Dt 5,15).



Il giorno del Signore intende insomma celebrare la liberazione del popolo che dalla condizione di schiavitù è stato condotto verso una nuova dignità di nazione sovrana. Nella pasqua cristiana, però, il giorno del Signore non è più il sabato ma è la domenica. E la memoria che si celebra non è più quella della liberazione dall’Egitto ma quella della liberazione dal peccato e dalla morte. Questa celebrazione non poteva più avvenire di sabato, per il semplice fatto che Cristo è risorto all’alba della domenica. La celebrazione eucaristica intende rivivere la Pasqua di Cristo, e perciò la domenica è il giorno più adeguato. Del resto, Cristo stesso ha orientato la comunità cristiana verso la domenica, quando è apparso più volte ai discepoli “il primo giorno dopo il sabato” (Gv 20,1.19.26). Il veggente dell’Apocalisse, riceve l’ultima rivelazione del NT “nel giorno del Signore” (Ap 1,10).La domenica è il giorno in cui il Risorto si rivolge alla sua Chiesa radunata e la nutre con la Parola e l’Eucaristia. A questo proposito sentiamo il bisogno di fare alcune importanti precisazioni: la celebrazione eucaristica è innanzitutto composta da due momenti, la celebrazione della Parola e la celebrazione della Eucaristia.

Molti ancora oggi ritengono che la Messa sia composta dalla celebrazione della Eucaristia con una introduzione di qualche lettura biblica. Questa concezione è falsa. La conseguenza è che costoro non prendono nulla della Parola annunciata e rimangono ignoranti nella dottrina cristiana. Poi si fanno la comunione e si ritengono falsamente a posto con Dio. Questi battezzati sono soliti confessarsi di non essere andati a Messa una domenica, mentre dovrebbero confessarsi di esserci andati sempre con una disposizione d’animo fondamentalmente scorretta. Questo è il vero peccato di cui dovrebbero confessarsi. Il battezzato la domenica deve fare due comunioni, la Parola e l’Eucaristia. La seconda senza la prima non può nutrire la fede, perché la fede si nutre della dottrina. Il sacramento dell’Eucaristia corrobora il cammino di fede, ma il cammino di fede a sua volta prende l’avvio dalla Parola. (

 
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