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LA DIVINA INNOCENZA CROCIFISSA E TRIONFANTE

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Gioia di Maria
view post Posted on 22/4/2012, 22:09




Nel 1983, Patrizia, moglie di un professionista e madre di una famiglia londinese composta da tre persone, cominciò a ricevere da nostro Signore, dalla Madonna e da San Giuseppe, visite e messaggi che impartivano insegnamenti spirituali e ponevano domande specifiche.

Molti di questi messaggi sono stati pubblicati e fatti circolare in tutto il mondo.

Roma e le autorità diocesane sono stati tenuti informati. Le comunicazioni sono sotto forma di visioni interiori e locuzioni.

Nella seguente intervista, Patrizia parla di tali messaggi con il giornalista inglese Philip Tower.

Patrizia è una casalinga semplice, madre di tre bambini, due maschi e una femmina. Si è convertita al cattolicesimo, dopo aver avuto, per molti anni, ciò che lei descrive come una "fede tiepida".

Nel 1984 è stata coinvolta, insieme ad altre persone, nel Movimento Mariano e molto presto furono fondati in alcune case numerosi gruppi di preghiera e recitato il rosario. Il diario che Patrizia ha tenuto per molti anni iniziò ad assumere un aspetto più spirituale e ad includere messaggi provenienti da nostro Signore e dalla Madonna. All'inizio sembravano essere di natura personale per istruirla, ma in seguito furono rivelazioni di carattere universale. Nel 1983 Patrizia andò da un sacerdote a confessarsi, e gli raccontò alcune delle esperienze mistiche che stava vivendo. Lui la interrogò circa questi eventi. All'inizio cercò di scoraggiarla dal dare ad essi troppa importanza (il sacerdote menzionato è in realtà l'autore dell'articolo e suo confessore - N.d.R.), e le ingiunse di non accettare più messaggi per un mese e poi di ritornare da lui. Quando di nuovo la vide, lei disse che i messaggi stavano diventando pressanti. Loro (Gesù e la Madonna) chiedevano che lei scrivesse. Il padre gli diede di nuovo il permesso di prenderne nota.

Nostro Signore e la Madonna parlano a Patrizia tramite messaggi interiori (locuzioni). Alcuni sono di carattere universale per la Chiesa e il mondo; altri di natura individuale per la propria vita spirituale e qualche volta per quelli che le sono vicino. I messaggi di carattere universale si dividono in due categorie principali:

1. La medaglia eucaristica, le piaghe nascoste e mistiche della Madonna. La "Corona Eucaristica".

2. La croce dell'Innocenza Crocifissa e della Trionfante Innnocenza Crocifissa. La "Corona dell'Innocenza Crocifissa".

Oltre ai messaggi interiori, Patrizia ha la visione di nostro Signore nello spirito, qualche volta come Gesù Bambino, sanguinante e crocifisso tra le vittime innocenti del mondo. Altre volte le appare come un adulto, ma principalmente come un bambino sofferente. La Madonna appare con grande tristezza mostrando le sue piaghe mistiche che sanguinano, e qualche volta piange per lo stato del mondo. Ella è molto spesso nel santuario piangente a causa della mancanza di fedeli di suo Figlio davanti al Santissimo Sacramento; in altri momenti è presente nel santuario con i suoi angeli. Gli innocenti crocifissi del mondo sono tutti coloro che sono vittime di oppressioni, aborti, incidenti, condizioni storiche o particolari circostanze, ingiustizie sociali ecc. La Beata Vergine ha ottenuto una grazia speciale da Dio Padre a causa della sua unione mistica con Cristo nel momento della sua passione e morte. Lei vuole raccogliere nelle sue piaghe mistiche la sofferenza innocente del mondo e salvare coloro che sono vittime del male. Solo la pura innocenza può sconfiggere il male. San Paolo dice che dobbiamo completare in noi i patimenti che mancano nel corpo di Cristo: la Sua Chiesa. La Beata Vergine vuole aiutare i suoi figli a ritornare a Dio attraverso la confessione frequente e la Santa Comunione: onorando il Santissimo con veglie notturne e diurne ed impartendo un chiaro insegnamento del catechismo ai bambini e agli adulti. Le "corone" furono date dal Signore e dalla Madonna per accostarci al Santissimo Sacramento. Loro promettono grandi grazie, sopratutto quando la "Corona eucaristica" è detta prima e dopo la Santa Messa. La "Corona dell'Innocenza Divina" ci unisce con le piaghe mistiche della nostra Madre benedetta per invocare il trionfo dell'Innocenza Crocifissa nel mondo.

II direttore delle Edizioni Centro don Poppe, padre Raymond Marie Morazzani ci ha comunicato che "le sante Messe di riconciliazione e di guarigione, dove i genitori dei bambini abortiti esprimono il loro desiderio della grazia battesimale per questi, si moltiplicano specialmente negli Stati Uniti, con - in certi luoghi - anche la partecipazione dell'autorità ecclesiastica ".

D.: Mi può raccontare qualcosa su come tutto iniziò?

R.: Circa sette anni fa, mentre mi trovavo a casa, mi apparve la Madonna e mi chiese di scrivere tutto quello che mi avrebbe detto e mostrato. Mi annunciò che era venuta, in qualità di Madre Celeste, a portarmi una nuova veste di innocenza. Ella aggiunse inoltre che, nei suoi confronti, potevo considerarmi un'orfana: Lei mi conosceva, ma io non conoscevo Lei, in quanto la mia storia e le circostanze esterne della mia vita non me lo avevano permesso. Per questo motivo si stava accingendo ad insegnarmi come acquisire la veste di innocenza. In quel periodo, da poco ero entrata a far parte di un gruppo di preghiera, organizzato da un sacerdote, Padre X, nella parrocchia della zona dove andavo a confessarmi. Padre X era un membro del movimento sacerdotale Mariano.

D.: Quali furono le reazioni del sacerdote, quando gli parlò della sua esperienza?

Mi disse di non prestare attenzione ai messaggi e di non trascriverli più, sostenendo che, se volevo crescere in santità, dovevo farlo nelle virtù di Cristo. Dopo tre settimane, come mi era stato chiesto, ritornai dal sacerdote; gli dissi che il Nostro Signore desiderava che scrivessi i messaggi e li consegnassi a lui. Il padre rispose che se lo avessi fatto, egli li avrebbe gettati via. E così fece. Questa situazione continuò per circa un anno, finché egli iniziò a sentirsi a disagio. Allora mostrò i messaggi seguenti ad un amico sacerdote, il quale credette che in essi ci fosse un filo di verità. Il padre parlò quindi con l'Arcivescovo di quello che stava succedendo.

D.: Ho sentito dire che lei, anche se cattolica, conosceva ben poco della fede, prima di incontrare Padre X, è vero?

R.: Sì. Mi sono sposata con un cattolico e avendogli promesso di dare ai nostri figli un'educazione cattolica, avevo chiesto informazioni su come farlo. Per quanto mi riguardava, non avevo alcuna intenzione di diventare cattolica. Più tardi però, provai un fortissimo desiderio di essere battezzata, e così feci. Il problema stava nel fatto che non avevo compreso gli insegnamenti ricevuti, ma ero troppo spaventata e imbarazzata per chiedere spiegazioni. Credevo, ad esempio, che l'Eucarestia, il santissimo sacramento e la sacra comunione fossero tre cose separate. Non avevo alcuna idea sul peccato mortale. L'unica volta che mi recai alla Benedizione, me ne andai subito. Mi aveva fatto venire in mente tutto quello che mi era stato detto sul culto cattolico, quand'ero ancora bambina. Allevata in un protestantesimo estremo, mi fu insegnato ad aver timore dei Cattolici. Padre X mi disse che, al nostro primo incontro, stentò a capire come una persona che era stata cattolica per diciotto anni potesse essere così ignorante.

D.: Come incontrò Padre X?

R.: Ero andata in una chiesa dedicata a Nostra Signora Immacolata e lì lo avevo visto pregare. Immediatamente fui colta da un forte desiderio di confessarmi con lui, nonostante non ci avessi mai pensato fino a quell'istante, né lo avessi mai visto prima. Avvicinandomi al confessionale, pensai. - Perché lo sto facendo? -, ma era troppo tardi. Durante la confessione dissi al sacerdote che, mentre la maggior parte dei cattolici sembrava essere molto devota alla Madonna, io non lo ero affatto. Il padre mi rispose che avrei dovuto consacrarmi alla Madonna: Lei poi avrebbe fatto il resto. In seguito mi fu suggerito di prendere parte ad un locale gruppo dove si prega il rosario. Io non sapevo come si dicesse il rosario, ma il sacerdote me lo insegnò. Fu come membro di questo gruppo che compii l'atto di consacrazione. La Madonna mi apparve per la prìma volta un po' di tempo dopo di essa.

D.: Da quanto ho capito, è stata la Madonna stessa a chiedere che i messaggi siano resi pubblici. Ma quando fu pubblicata la prima raccolta, il vescovo ne era al corrente?

R.: Sì. Avevo detto al padre di mettersi in contatto con una persona dell'ambiente vescovile; a tale persona furono poi inviati i contenuti del libro. In quel periodo l'originario gruppo di preghiera si era trasformato in una piccola comunità, la comunità della Divina Innocenza. Si trattava di ciò che adesso viene chiamato una pia associazione privata, riconosciuta dall'Arcivescovo. Un consorzio separato si incaricò della stampa e della pubblicazione. Finora sono stati pubblicati 2 libri di messaggi e notiziari trimestrali. Il primo libro è stato recentemente tradotto in francese ed italiano; parte di esso anche in tedesco e polacco.

D.: L'Arcivescovo ha mai rilasciato, in privato o in pubblico, una sua opinione sul contenuto teologico dei messaggi?

R.: L'Arcivescovo organizzò una commissione che esaminasse tutti i contenuti; sei mesi dopo il dossier fu inviato a Roma. Stiamo ancora aspettando la risposta.

D: Ma i messaggi continuano?

R.. Sì.

D.: Sicuramente, considerata l'ignoranza che avevate nel campo della fede, prima di conoscere Padre X, vi sono validi motivi per ritenere che i messaggi siano veri. Infatti solo se lei avesse vissuto una fanciullezza cattolica molto forte, si potrebbe credere che i messaggi fossero giunti dal suo subconscio. Potrebbe ora dirci qualcosa sul contenuto dei messaggi? La nuova veste di innocenza, di cui vi ha parlato la Madonna è riferita solo a lei, o a tutta l'umanità?

R.: Inizialmente, credetti che fosse riferita solo a me; il Signore però poi mi disse che essa riguardava tutti. La Madonna infatti affermò che avremmo potuto riacquistare la nostra innocenza attraverso i sacramenti e seguendo gli insegnamenti della Santa Chiesa Cattolica. Per incominciare Ella chiese preghiere e l'emendamento della vita. In questo periodo ebbi visioni dell'innocenza crocefissa. Mi fu mostrato un bambino inchiodato alla croce e la Madonna mi disse di procurarmi una croce fatta allo stesso modo. Sebbene dovessi ottenere il permesso del sacerdote, egli, alla fine, lasciò a me la decisione. Comunque, più a lungo la rimandavo, più sofferente mi appariva il bambino, finché un giorno lo vidi urlante in agonia.

D.: Quale reazione ebbe Padre X in merito?

R.: Egli disse che non capiva cosa significasse, ma che avrei potuto farmi fare la croce da un privato. Così mi recai da un artigiano del ferro e gli spiegai quello che volevo. Nel frattempo pregai la Madonna affinché guidasse la mano dell'artista e sorvegliasse che la croce venisse fatta come Ella stessa la desiderava (ammesso che il messaggio giungesse realmente da Lei).

Quando, alcuni giorni più tardi, ritornai dall'artigiano, vidi che aveva ornato il bambino con un'aureola e lo aveva raffigurato paffuto e felice. Mi adirai quindi molto, poiché l'immagine creata non assomigliava al bambino crocefisso che avevo visto, e dissi all'uomo di togliere l'aureola e di rifare la figura, che avrebbe invece dovuto rappresentare un bambino sofferente.

Portai l'immagine a casa. Mentre stavamo recitando il rosario e chiedendo una guida vidi una luce venire giù sul bambino felice. Essa durò per tutto il rosario. Più tardi apparve la Madonna, mi disse di rimettere l'aureola sul bambino felice e aggiunse: "Ricorda queste parole: questa è l'innocenza crocifissa trionfante". Allora io pensai che la Madonna volesse due croci: una con un bambino sofferente ed un'altra con un bambino trionfante. Lei però mi spiegò che era necessaria una croce sola, e che le due figure dovevano essere sistemate sulle due superfici opposte.

D.: Come dobbiamo interpretare tutto questo? Nostro Signore non fu crocefisso da bambino.

R.: Padre X mi disse la stessa cosa. Quando chiesi una spiegazione a Nostro Signore, Egli mi disse che il bambino non rappresentava Lui, ma noi stessi. Tuttavia Egli viene crocifisso in noi dal peccato. La figura crocefissa rappresenta in primo luogo le vittime innocenti del peccato, come i bambini abortiti, e in secondo luogo ciò che accade quando crocefiggiamo la vita divina della grazia che è in noi e negli altri con il peccato. Il messaggio è rivolto a noi, come vittime dei peccati altrui, delle circostanze e della storia, ma anche come peccatori. La figura trionfante mostra Cristo che trionfa in noi attraverso il nostro pentimento ed emendamento. Naturalmente noi abbiamo riacquistato la nostra innocenza nel battesimo, però poi raramente riusciamo a realizzarla nella sua pienezza. A questo proposito la Madonna mi spiegò che proprio in ciò, trarre cioè l'innocenza trionfante fuori da quella crocefissa, consiste il compito speciale dei preti; essi devono attuarlo attraverso la predicazione della parola di Dio, la spiegazione della dottrina e della spiritualità della Chiesa e l'amministrazione dei sacramenti. Noi siamo evangelizzati dalla Chiesa, ma meditare sulla piccola croce ci aiuterà a capire quello che il peccato fa a noi stessi e agli altri, e ci incoraggerà nel tentativo di imitazione delle virtù del Bambino Gesù, la sua umiltà, mitezza, obbedienza e fede nel Suo Padre celeste! Questa è l'essenza della fanciullesca e divina innocenza.

D.: Perché innocenza sia fanciullesca che divina? Sono forse due cose diverse?

R.: L'innocenza fanciullesca è quella dei bambini che non hanno raggiunto l'età della ragione, mentre l'innocenza divina è quella soprannaturale della grazia santificante. Insieme esse formano la veste di innocenza che la Madonna vuole dare a tutti i suoi figli. Per ottenerla, Ella ha dato una preghiera da recitare: "Oh Divina Innocenza, trionfa sulla nostra innocenza crocefissa. Porta nel nostro corpo, (nella nostra) mente e (nel nostro) spirito salute, e guarigione, conforto e consolazione. Metti nella nostra anima lo spirito della lode, dell'adorazione e del ringraziamento. Concedi e rinnova i doni dello Spirito Santo e conducici ad una vita di santità e gioioso servizio. Noi chiediamo questo in nome di Gesù, Salvatore di tutta l'umanità e con l'intercessione della Santissima Vergine Maria e di tutti gli angeli e i santi. Te lo chiediamo in onore dei Cuori Eucaristici di Gesù e Maria, e in lode e ringraziamento alla Santissima Trinità. Amen".

D.: Dunque questi insegnamenti sulla fanciullesca e divina innocenza crocifissa e trionfante, rappresentano il nocciolo dei messaggi?

R.: Il nocciolo dei messaggi è la devozione eucaristica. La spiritualità della divina innocenza, basata sul Vangelo e la sua enfasi sull'innocenza divina, ci prepara ad amare Cristo nell'Eucarestia e a vivere accanto a lui, lì dove Egli stesso è presente in corpo, sangue, anima e divinità. Cristo continua la sua opera di redenzione nel mondo attraverso la Chiesa; nella Chiesa ciò avviene innanzitutto attraverso l'Eucarestia e la predicazione della parola di Dio, poi anche attraverso di noi, solo però se i nostri cuori sono uniti all'amore di Cristo nell'Eucarestia. La gente, talvolta, osserva che, come laica, non può passare ore davanti al Santissimo Sacramento. Ma il Nostro Signore una volta ci spiegò che, quando lasciamo la sua presenza eucaristica per adempiere ai nostri doveri, non lo stiamo lasciando, ma, al contrario, stiamo andando verso di Lui, mentre Egli stesso sta venendo con noi per aiutarci a servirlo nel mondo e a servirci l'un l'altro.

D.: Questa, ritengo di capire, è la ragione per cui i messaggi chiedono devozione ai cuori Eucaristici di Gesù e Maria. Ma come possiamo parlare della Madonna e del Suo Cuore Eucaristico? Ella non è presente nel santissimo sacramento.

R.: Naturalmente no. Quando chiesi ciò al Nostro Signore, Egli mi rispose: "Battono due cuori in un petto solo?". Ma la Madonna ama il Nostro Signore nella sua presenza eucaristica sulla terra, nella stessa misura in cui lo amava quando Egli viveva con Lei sulla terra. Il suo cuore è "Eucaristico" nella sua unione ed unità con il cuore di Cristo, che a sua volta attrae tutti a quella stessa unione ed unità. Quando per la prima volta mi furono mostrati i Cuori Eucaristici, Essi mi apparvero uguali ai Cuori Sacro ed Immacolato, eccetto che alla base di entrambi c'era una piccola sfera d'oro. Le sfere stavano girando, e il Nostro Signore mi chiese se sapevo cosa ciò significava. Io avevo qualche idea in merito derivatami dalla mia esperienza nel campo della gioielleria; infatti se si fa agire un calore ardente su dei metalli preziosi, esso brucia tutte le impurità, e l'oro o l'argento si arrotolano in una perfetta sfera rotante. "Se voi, porrete le vostre anime nei Cuori Eucaristici di Gesù e Maria", disse il Signore, "esse verranno purificate paternamente e maternamente nei fuochi del divino amore". La Madonna è una delle espressioni dell'amore materno di Dio per noi. Sul cuore della Madonna c'era anche una stella a cinque punte, rappresentante le cinque piaghe del Nostro Signore e le cinque piaghe mistiche e segrete della Madonna. Tutto questo è rappresentato nella medaglia eucaristica richiesta dalla Madonna, affinché la gente la portasse apertamente in onore del Santissimo Sacramento. Il Nostro Signore disse che la medaglia sarebbe stata come il sangue sull'anima della persona che l'avrebbe indossata con sincera devozione per la sua reale presenza nel Santissimo Sacramento. Il sangue del divino Agnello.

D.: Cosa si vuole intendere per "piaghe segrete e mistiche?".

R.: All'inizio la Madonna apparve con stelle scintillanti sulle mani, sui piedi, e sul cuore. Altre volte invece aveva piaghe uguali a quelle di Nostro Signore. In seguito, vidi Nostro Signore di fronte al tabernacolo; la Madonna era inginocchiata ai suoi piedi. Egli le chiese se poteva rivelare al mondo quali erano le sue piaghe nascoste e mistiche e come Lei, in maniera nascosta, si era appellata a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, attraverso queste piaghe mistiche in unione con Cristo. Ciò non significa che il Sacrificio di Cristo non sia stato sufficiente; Egli redense la nostra Santissima Madre, come tutti noi. Essendo però Ella la Madre senza peccato di Dio, faceva una supplica, attraverso la sua maternità in unione con il suo Figlio divino, per i figli che Cristo le aveva dato al momento della Crocefissione. Questa devozione ci aiuta a capire quanta cooperazione ci sia tra la Madonna e suo Figlio nel comune intento della nostra redenzione, sebbene le sue sofferenze vengano chiamate mistiche, Ella sentiva le sofferenze di suo Figlio con un'intensità tale da superare ogni nostra comprensione.

D.: I messaggi parlano anche di "noviziato della Santa Famiglia". Cosa significa esattamente?

R.: Inizialmente sentii solo nominare queste parole, e fui lasciata meditare da sola su di esse. Nostro Signore disse: "Non posso dirti tutto in una volta. Sarebbe troppo per te". Poi però questo - tutto - si rivelò essere il Noviziato della Sacra Famiglia. Esso, sebbene abbia vari livelli di significato, fondamentalmente vuol dire che noi dobbiamo vivere le nostre vite come membri della Sacra Famiglia, riconoscendo che la Chiesa è intimamente legata ad essa. La Madonna è la Madre della Chiesa, San Giuseppe il suo guardiano, e Gesù Bambino il suo capo. Il battesimo, rendendoci membri della Chiesa, ci rende anche membri della Sacra Famiglia. Questo è ciò che accade quando inizia il nostro noviziato. I messaggi quindi ci insegnano innanzitutto a riflettere sul significato del nostro battesimo. Se noi "entrassimo spiritualmente nella Sacra Famiglia", come ci chiede la Madonna, non ci ritroveremmo mai a volere qualche cosa che disonorerebbe la Sacra Famiglia o discrediterebbe la Chiesa. Il Nostro Signore e la Madonna ci hanno mostrato che tutti gli uomini sono stati chiamati per essere guardiani della Santa Innocenza in sé stessi e negli altri, come S. Giuseppe, e che tutte le donne devono invece avere materna cura per la Santa Innocenza, come la Madonna. Lo spirito della Sacra Famiglia non trasformerà solo le loro famiglie, ma permeerà tutte le situazioni familiari: la famiglia della parrocchia, della scuola, del posto di lavoro, della diocesi, della nazione, dell'umanità.

D.: Dunque è nel noviziato della Famiglia che noi dobbiamo imparare la via della fanciullesca e divina innocenza?

R.: Sì. Ma è importante capire che, come per tutti i contenuti dei messaggi, non si tratta di qualcosa di separato o aggiunto all'insegnamento e alla pratica della Chiesa. Tutto ciò è volto ad attirarci sempre più profondamente nella vita della Chiesa, ad aiutarci a vivere quella vita in modo più completo per mezzo della preghiera, della Messa, dei Sacramenti, ascoltando e accettando la parola di Dio nei nostri cuori, praticando le virtù di Gesù. La Madonna vuole portarci fino alla fanciullezza di Cristo per mezzo della grazia di Dio che viene attraverso la Chiesa.

D.: Nella vostra comunità seguite qualche regola di preghiera particolare che gli altri potrebbero imitare?

R.: Sì. La Madonna ci ha dato un'organizzazione basata su messe giornaliere (dove sia possibile), confessione frequente, l'ufficio divino, il rosario e l'angelus. Ella ci ha anche dato due rosari da recitare: il rosario Eucaristico e il rosario dell'Innocenza crocifissa trionfante. Essi sono spiegati nei testi della comunità.

D.: Oltre a questo meraviglioso insegnamento, volto ad attirarci più profondamente nella vita della Chiesa, la Madonna ha fatto anche delle richieste specifiche. Una di queste riguarda la costruzione di una chiesa?

R.: Inizialmente la Madonna chiese che la prima chiesa dell'Innocenza Crocifissa Trionfante fosse costruita in Inghilterra, in un particolare punto vicino a dove abito; là Ella apparve, sotto un pino. In passato in quel luogo c'era un convento, che però fu demolito nei primi anni '80. Il santuario doveva essere costruito in riparazione per tutti i peccati commessi contro la Divina Innocenza, e in particolare l'aborto; esso, diffuso ormai largamente ed essendo praticato anche da cattolici, costituisce infatti una grande piaga per la Chiesa. L'Inghilterra, tragicamente, fu il primo paese che legalizzò l'aborto, e Londra è conosciuta come capitale dell'aborto nel mondo. Tra gli scopi fondamentali della nostra comunità ci sono la riparazione e l'adorazione.

D.: Cosa mi può dire in relazione ai giorni di riparazione richiesti dai messaggi?

R.: La Madonna vuole che essi cadano ogni primo venerdì, nelle feste dei Santi Innocenti e degli Arcangeli San Michele, San Gabriele e San Raffaele; San Michele per la difesa contro il demonio, S. Gabriele per la purezza, S. Raffaele per la guarigione. Ella inoltre desidera che tali giorni includano messe di riparazione, confessione, adorazione e processioni in onore del Santissimo Sacramento, cammini di riparazione, rosario.

D.: Questi giorni di riparazione sono solo per l'Inghilterra o per tutta la Chiesa?

R.: Per tutta la Chiesa. Il Nostro Signore ha anche chiesto un servizio per i bambini abortiti. Questo è un servizio di intercessione, esprimente il desiderio della Chiesa, della gente e dei genitori pentiti, che tutte le anime, comprese quelle di questi bambini, possano essere salvate. A tale desiderio è legata, ovviamente, (anche) la volontà di Dio. Sono estremamente importanti il pentimento e l'emendamento di vita dei genitori. Anche dare un nome al bambino abortito fa parte del servizio; il Nostro Signore infatti disse di aver avuto un nome ancora prima di nascere. Lo stesso affermarono S. Giovanni Battista e Sansone. "Prima che voi nasceste, vi ho chiamati per nome". In un'occasione il Nostro Signore accennò al passaggio in cui S. Giovanni Battista disse che Dio avrebbe potuto innalzare i bambini nati prima di Abramo dalle loro pietre senza vita. Quindi Egli può sicuramente risollevare questi bambini, che hanno un'anima immortale. Ma, secondo i messaggi, Dio chiede una certa collaborazione da parte della Chiesa. La Chiesa adesso ha una messa per le anime dei bambini non battezzati, quindi ovviamente essa considera la possibilità che essi in qualche modo possano essere salvati attraverso la grazia della passione e della morte del Nostro Signore.

D.: I messaggi chiedono anche un ordine religioso?

R.: La Madonna ha chiesto la creazione di una comunità che insegni lo spirito della fanciullesca e divina innocenza alle famiglie. Tale comunità includerà preti e laici, impiegati nell'evangelizzazione delle famiglie. Alcuni membri laici vivranno nelle case della comunità, altri nelle proprie. Bisognerà anche cercare dei preti. Ci saranno due tipi di case: le case di Betlemme e le case di Nazareth. I membri più attivi vivranno nelle case di Betlemme, dal momento che proprio lì nacque la divina innocenza. Le case di Nazareth invece saranno contemplative, riflettendo esse la vita segreta a Nazareth, durante la quale il Nostro Signore crebbe in saggezza e levatura. La vita di preghiera delle case di Nazareth aiuterà tutta la comunità a crescere in saggezza e statura. La regola sarà quella di S. Benedetto, completata dalla spiritualità della Divina Innocenza. La comunità deve inziare sotto forma di famiglie, come Cristo stesso venne in una famiglia.

D.: State diffondendo i messaggi da circa 6 anni. Quali risposte avete ricevuto?

R.: Stiamo ricevendo lettere da tutto il mondo, America, Polonia, Irlanda, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Italia, Singapore, Malta; ci scrivono che siamo riusciti a dare alla gente una grande speranza. La gente, comunque, sta recitando le preghiere, seguendo la spiritualità e, come risultato, sembra stia cercando di vivere la sua vita cattolica in modo più completo. Ci hanno richiesto migliaia di medaglie eucaristiche e sono state celebrate molte messe di riparazione. I genitori di bambini abortiti hanno trovato consolazione nella possibilità di un servizio che desse un nome a questi bambini ed intercedesse per loro. L'idea alla quale sembra che la gente risponda in modo particolare è quella del riacquisto dell'innocenza perduta. Si sente anche il bisogno di particolari tipi di comunità, in modo che le persone non siano lasciate a sé stesse, ma si sentano parte di una famiglia in cui possano ricevere la spiritualità in modo organizzato. (traduzione a cura di Patrizia Ceudek)



TESTIMONIANZA PADRE RAYMOND MARIE MORAZZANI CI HA RESO NOTO CHE:

La veggente inglese è stata ricevuta diverse volte dal card. Ratzinger al quale è stato inoltrato l'intero dossier. Non si è opposto. Ovviamente l'esame dei messaggi e dei fatti procede lentamente. Positiva la posizione del Pontificio Consiglio della famiglia. La nuova forma di devozione non è stata accettata di buon grado invece, dalla Congregazione per il Culto Divino: il battesimo di desiderio comporta qualche problema.

Lo stesso padre Morazzani testimonia: - Io conosco personalmente Patrizia; ella vive semplicemente la sua vita di famiglia, con grande discrezione verso le grazie che riceve. La sua obbedienza alla Chiesa è, non solo un desiderio profondo, ma un fatto conosciuto da quelli che la circondano, preti e laici. Una comunità di preghiera si è raggruppata intorno a lei con la volontà di vivere lo spirito dei messaggi, in particolare per l'intercessione dei bimbi abortiti ed in riparazione degli aborti. L'ordinario del luogo sembra prudente riguardo ai messaggi, ma senza respingerli categoricamente. Noi siamo in una situazione di attesa. Le domande della Madre di Dio riguardano una preghiera pubblica, liturgica della Chiesa e per i parenti dei fanciulli abortiti, pone una grave difficoltà dottrinale e pastorale. In maniera diretta è posta la domanda della salvezza dei bimbi morti senza battesimo, in particolare di quelli morti per aborto. La salvezza di queste innumerevoli vittime innocenti di un nuovo e più cruento massacro dei Santi Innocenti non può restare oggi nella Chiesa una semplice questione dibattuta fra teologi. Maria, l'Immagine della Chiesa, offre a Dio per ogni fanciullo abortito il suo dolore riparatore, la sua preghiera di intercessione e la sua supplica affinché non entri nell'eternità senza nome. (Tratto da : “Il Segno” giugno 1991)
 
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giannipao
view post Posted on 16/9/2019, 15:46




scusate sapete dove si puo' trovare la medaglia ,e e la corona eucaristica?
 
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1 replies since 22/4/2012, 22:09   458 views
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