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“Cari figli, con amore materno io viprego: datemi le vostre mani, permettete che io vi guidi. Io, come Madre,desidero salvarvi dall’inquietudine, dalla disperazione edall’esilio eterno. Mio Figlio, con la sua morte in croce, ha mostratoquanto vi ama, ha sacrificato se stesso per voi e per i vostri peccati. Nonrifiutate il suo sacrificio e non rinnovate le sue sofferenze con i vostripeccati. Non chiudete a voi stessi la porta del Paradiso. Figli miei, nonperdete tempo. Niente è più importante dell’unità in mio Figlio. Io viaiuterò, perché il Padre Celeste mi manda affinché insieme possiamo mostrare lavia della grazia e della salvezza a tutti coloro che non Lo conoscono. Nonsiate duri di cuore. Confidate in me ed adorate mio Figlio. Figli miei, nonpotete andare avanti senza pastori. Che ogni giorno siano nelle vostrepreghiere. Vi ringrazio”.
Commento personale:
L’appello della Regina della Pace è davvero struggente (diuna Madre) e drammatico (non c’è tempo da perdere): Lei desidera chetutti si salvino, che nessuno resti fuori dal Paradiso! Il pericolo che molti oggisi perdano è davvero grande (incidenti, morti improvvise…): ci chiede perquesto di permettergli di guidarci, di darle subito le nostre mani…
Ci descrive lo stato della perdizione eterna non come “luogo”,ma come “stato” di inquietudine, di disperazione e di esilioeterno. Ci ricorda il prezzo della nostra salvezza: la morte in Croce di suo Figlio,un sacrificio nato da un Amore incommensurabile, che non comprenderemo mai finoin fondo, e che dobbiamo invece considerare molto!... Ci ricorda la porta delParadiso ancora aperta, ma che solo noi possiamo chiudere a noi stessidefinitivamente. Ci ricorda che non c’è tempo da perdere, che è moltoimportante restare uniti a Gesú sempre, abitualmente, con la vita di Grazia.
Il Padre manda Lei, la Madre di tutti, per tutti: per ricordarea noi la via che già conosciamo e per mostrarla insieme a lei a quelli cheancora non la conoscono.
Ci dice parole gravi, parole solenni! Pronuncia frasi brevi,come: “Io vi aiuterò, non siate duri di cuore, confidate in me, adoratemio Figlio, andate avanti coi vostri pastori, pregate ogni giorno perloro.”… proprio come parlerebbe una persona allarmata, che diceparole essenziali di fronte a una situazione drammatica, dalla quale vuoletirarci fuori come da grave e incombente pericolo: il pericolo non è la crisieconomica, ambientale, sociale, sanitaria, ma di salvezza o di perdizioneeterna delle nostre anime!
Ci dice e ci ricorda tante cose: vuole spronarci e stimolarci,usando tutti i toni e tutte le immagini che possono far breccia nella nostramente e nel nostro cuore. Il pericolo di perdersi eternamente è davvero grave edirei imminente: salviamo la cosa piú importante, salviamo quello che merita diessere salvato davvero! Che cosa è davvero importante per noi? Che cosa èimportante per me, per te, per i giovani, per le famiglie, per tutti? Ormai nonfacciamo piú caso a tanti valori. Che cosa è ancora peccato oggi? E la responsabilitàdi chi è?
E’ molto accorato anche il richiamo ai pastori, senza iquali non possiamo andare avanti. Perché? Quali sono i compiti dei pastori?Essenzialmente tre: radunare il popolo di Dio, proclamare la Parola di Dio,celebrare i Sacramenti. Che compiti!!! La preghiera per i Pastori non è maibastante! Ebbene lo spettacolo delle chiese deserte è sotto i nostri occhi, ilvuoto dei giovani attorno a noi pure. Il correre dietro a tante lucciole,dimenticando le cose importanti, il Vangelo, il disertare i Sacramenti sono isegni di una situazione drammatica all’interno della Chiesa e delleComunità cristiane, delle nostre Comunità…
Io non ho visto la Regina della Pace mentre pronunciava questeparole e non ho visto neppure il viso di Mirjana che le ascoltava, ma riusciamoa immaginare e a capire la sostanza di queste parole?
Sento il bisogno di mettermi ai piedi di Gesú Crocifisso percapire, per lasciarmi illuminare e amare, per sentire questo grande Amore, perintraprendere una via nuova, per sentirmi in compagnia di Lei, la Madre…elascio che ognuno di voi continui questa riflessione che non riesco a definiremeglio e a terminare.
Vi benedico.
P. Armando
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